Abbiamo sempre cercato, fin dall’antichità, di alleviare il dolore, fisico o mentale che sia. Siamo diventati piuttosto bravi nel farlo, sembra quasi che per ogni sofferenza essa possa essere curata da una pillola; si stanno infatti studiando metodi per migliorare l’umore, oppure per diminuire l’aggressività, tutte con lo scopo di farci soffrire meno. Eppure, una delle migliori medicine di sempre, che ci accompagna fin dalla nostra nascita, non è certo stata inventata da noi ed è il tempo. Strano essere il tempo, amico, compagno, ma anche fautore di tensioni, di paure. Einstein per farci capire come esso fosse relativo fece numerosi esempi, i più famosi furono senza dubbio quello della stufa e quello dello specchio. Il primo dice, provate a passare mezz’ora con una bella ragazza o mezz’ora su sopra una stufa, vedrete come nel primo caso vi sembrerà che questo tempo duri pochissimo e quanto invece dura nel secondo! Esilarante anche il secondo, che si fa beffe anche della scaramanzia: per una persona anziana rompere uno specchio porta felicità, averne altri 7 anni di disgrazie!
Si capisce quindi, anche dalle parole di un genio, di quanto il tempo sia mutevole, anche se tutti possiamo convenire su una cosa, a lungo andare esso, per quanto può, ci porta, o almeno ci prova, una cosa bellissima, la pace. Spieghiamo meglio: Come ricordate il vostro passato? Sicuramente ognuno avrà passato momenti belli e brutti, ma ricorderemo meglio i più belli che i peggiori, e anche essi, nel riviverli dopo molto tempo, ci sembrano sempre meno dolorosi di quanto ci erano apparsi, e forse che sono stati. Sia ben chiaro, il tempo non può cancellare il dolore, le ferite ci rimarranno dentro per sempre, molte di esse ci avranno anche cambiato, avranno avuto il loro peso nelle nostre decisioni future, ma cambia il ricordo. Insieme al tempo, un’altra componente fondamentale che ci permette di modificare i nostri ricordi, o di renderli almeno meno amari, è la mente. E’ essa, che nel rielaborarli, accantona quelli più brutti, e quando questo non è possibile li sfuma, li attenua, come un disegnatore che passa le dita sui bordi del suo disegno a matita, per renderlo più etereo, più sfuggente; viceversa quelli belli li esalta, gli crea questo velo quasi bucolico, in un mondo utopistico che non esisteva, non esiste e non esisterà mai. C’è una malattia, fortunatamente molto rara, che può affliggere una persona, spesso dalla nascita, viene chiamata memoria assoluta, o iper memoria. Queste persone ricordano tutto nei minimi dettagli, senza l’uso di qualsiasi tecnica mnemonica; credo che sia una delle malattie peggiori che possano esistere. E’ vero, molte altre malattia solo dolorosissime, portano a menomazioni, e purtroppo alla morte. Ma questa è più subdola, è come un veleno che fa effetto lentamente; pensate di ricordare perfettamente la cosa più brutta che abbiate vissuto, sia che essa è accaduta da pochi mesi o da cinquanta anni, in ogni momento della vostra vita, ripensandoci, è come se fosse ancora lì a soffrire e non potreste farci assolutamente nulla, credo che sarebbe una cosa orribile.
Per tutti gli altri invece, pensate ogni tanto a quello che fanno la vostra mente e il tempo, e ringraziateli...