lunedì 30 settembre 2013

Il ritorno del caimano

Ci risiamo, l’Italia è il luogo in cui si cambia tutto per non cambiare niente, e la storia si ripete inesorabilmente; dopo le elezioni, terminate in un “pareggio”, il PD, che dalle elezioni era uscito di poco vincitore ne ha combinate di tutti i colori, e, alla fine, dopo l’ennesimo scandalo che ha portato Romano Prodi “tradito” dal suo stesso partito che aveva contribuito a fondare, le dimissioni di Bersani da segretari hanno portato Enrico Letta a formare un governo “di scopo” con i rivali del Pdl. 
Per un poco, questo governo ha tenuto, lo spread è sceso e la fiducia dell’Europa nei nostri confronti aumentata; non si era fatto però i conti con un uomo che da 20 anni monopolizza la politica di questo paese, mettendo i suoi interessi prima di quelli di tutti gli altri, Silvio Berlusconi. La domanda è questa, come è possibile?
Ripercorriamo brevemente la sua storia, nel 1994, dopo lo scandalo mani pulite, emerge questo imprenditore, che a suo dire, per il benessere del paese che ama, scende in campo, forte di una campagna elettorale all’epoca miliardaria; gli italiani ci credono e Silvio Berlusconi forma il suo primo governo. Aveva promesso praticamente tutto, abbassamento delle tasse, posti di lavoro, un Italia più giusta e sicura, ma il governo ha vita breve e termina nello stesso anno. Dopo una parentesi di governo del centro sinistra, e poi di un governo “tecnico” nel 2001 torna al governo con la casa della libertà, che comprende forza Italia e la lega nord, il partito che causò la caduta proprio del suo primo governo nel 94. Mossa decisiva per la vittoria, fu il famoso contratto con gli italiani, che Berlusconi firmò a Porta a Porta, nel quale si impegnava in caso di vittoria, cito testualmente, a realizzare ingenti sgravi fiscali, dimezzamento della disoccupazione, l’avviamento di centinaia di opere pubbliche, l’aumento delle pensioni minime e alla diminuzione del numero dei reati, impegnandosi inoltre a non ricandidarsi se non fosse riuscito a realizzare almeno 4 dei 5 punti del suo programma.
Il governo rimane per tutta la legislatura, poi, dopo un’altra parentesi di due anni del centro sinistra, Berlusconi rivince ancora le elezioni nel 2008.
Dal 2008 al 2011, il cavaliere rimane coinvolto, oltre agli ormai immancabili processi, a molte “gaffe”, di cui si ricordano, le corna durante la foto con i capi di stato europei, il cucù fatto alla Merkel, e il battibecco con l’attuale presidente della commissione europea Martin Shulz a cui diede del kapò; il massimo forse, e probabilmente uno dei momenti più tristi del nostro parlamento, è quando affermò che chiamò la questura di Milano per fare pressione al fine di liberare Ruby “rubacuori” perché pensava fosse la nipote del presidente egiziano Mubarak, cosa che “credettero” anche più di 300 parlamentari del Pdl.
Ma torniamo alla domanda fatta all’inizio, come è possibile tutto ciò? Le cause sono molteplici, da una sinistra incapace di creare una forte e credibile alternativa, allo strapotere mediatico del cavaliere, ma credo che la prima causa sia questa: noi.
Siamo noi italiani che l’abbiamo votato, noi che ancora pochi mesi fa gli abbiamo regalato quasi 9 milioni di voti. Credo che una parte del popolo italiano ha fiducia in Berlusconi perché purtroppo vorrebbe essere come lui; ricco, di successo, pieno di donne minorenni e non, che suggerisce a una casalinga di trovarsi un lavoro in nero per aumentare le sue entrate, quindi poco avvezzo alle tasse non come strumento di salasso, ma come giusto pagamento per avere dei servizi essenziali che adesso non abbiamo proprio a causa di tutte quelle persone che non le pagano, che si crede superiore alla legge. Quanti di noi di fronte a uno stipendio di venti mila euro, ne prenderebbe solo una piccola parte, rinunciando al resto? Quante volte sentiamo gente che chiede il cosiddetto “aiutino” ad altri, magari pagando o lasciando intendere che si è in debito con esso? Oppure, quante volte avete detto che non volevate la fattura, ma un bello sconto? Quanti scontrini vedete emettere nei negozi e nei bar?
Ecco, questo è il problema dell’Italia e il perché nel nostro paese esistono persone come Silvio Berlusconi; si è aiutato ed è stato aiutato dal fatto che ha contribuito, ma non solo lui, anche la sinistra su questo punto ha le sue colpe, alla distruzione della scuola pubblica, dalle elementari fino all’università; si sa, uno stato stupido è più facile da comandare, crede solo a quello che vede in tv, e come sappiamo è tutto molto manipolato e spesso censurato, non va a cercare la verità in quella stupenda invenzione che è internet, dove passa si tanta spazzatura, ma tutti possono dire la loro. Faccio solo due esempi per comprendere il quadro, avete mai visto un programma di cultura nelle reti mediaset? Da quando creò le tre reti del biscione, il cavaliere le ha invase di belle donne, programmi strappalacrime e trash, in cui quello che conta è apparire, e non certo avere competenze. Secondo esempio, il giorno del video messaggio di Berlusconi di pochi giorni fa, quanti hanno evitato di trasmetterlo come prima notizia e integralmente? Ve lo dico io, solo uno, quello di Mentana a La7.

In conclusione, italiani, vi prego, leggete, studiate, cerchiamo tutti di essere migliori, di rispettare il prossimo e le leggi, di pensare che avere delle olgettine non è una cosa bella, che la ricchezza si deve raggiungere onestamente; lo so, è molto difficile, ma se tutti ci proviamo, avremo risolto tutti i problemi del nostro bel paese, e personaggi come Berlusconi non esisteranno più....

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